Nel 1202 Fibonacci scrive il Liber Abbaci: è il primo contatto in Europa con lo zero ma soprattutto con la numerazione posizionale. L’utilizzo di tale numerazione assicura molti vantaggi, tra cui l’evidente rapidità di calcolo nelle operazioni e di risoluzione di una qualsiasi equazione. Ciò nonostante, l’introduzione dei numeri indo-arabici destò non pochi problemi: in Italia vi furono numerose resistenze, soprattutto da parte dei commercianti che temevano che cambiare sistema di numerazione avrebbe condotto a frodi e falsificazioni. E prima, che numeri si utilizzavano?


Nel laboratorio scoprirete i principali vantaggi (e svantaggi) di alcune numerazioni non posizionali: quella romana, quella greca e quella egizia. Ripercorrere i viaggi di Fibonacci sulle coste del Mediterraneo vi aiuterà inoltre a capire come queste numerazioni vennero superate grazie all’introduzione dello zero e, in senso più ampio, a riflettere sull’evoluzione della matematica nel corso dei secoli, nonostante essa sia spesso percepita come una disciplina rigida e immutabile. La creazione di un nuovo sistema di numerazione diventa così un utile spunto per riflettere sulla creazione di un nuovo sapere, che non può prescindere dagli effetti che la vecchia teoria scientifica spiegava.


Scoprirete così che il più delle volte questo processo di modifica e miglioramento non è solo il frutto di un colpo di genio, della casualità o della fortuna…

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