La giornata della memoria, celebrata il 27 gennaio di ogni anno, è un tema a noi particolarmente caro. Abbiamo deciso di anticipare ad oggi la pubblicazione di questo post per paura che scomparisse nel tumulto delle celebrazioni ufficiali.
Un libro che è stata una lettura fondamentale nel 2021 per realizzare che la trattazione di determinati scienziati del Novecento è particolarmente delicata, vista la storia di fascismo e razzismo che portano con sè. Un libro ormai fisso sulla mia scrivania, che è un monito costante. Un libro che desideravo leggere da quando nel 2019, durante uno degli incontri dell’Unione Matematica Italiana a Bologna, Angelo Guerraggio aveva dedicato un’ora ai rapporti, ormai nascosti, tra matematici e fascismo.
Una lettura che, soprattutto a cavallo con la giornata della memoria, riteniamo fondamentale per tutti gli scienziati, ricercatori e divulgatori italiani: per ricordare a noi stessi che molti degli scienziati di cui parliamo sono stati direttamente coinvolti nelle decisioni fasciste.
Una consapevolezza pesante, di cui la comunità scientifica dovrebbe iniziare a farsi carico invece che tacere.
Un libro che dovrebbe essere letto per ricordarci di tutti gli scienziati ebrei che sono dovuti scappare dall’Italia o sono stati cancellati dalla storia dai loro stessi colleghi, che in alcuni casi hanno addirittura tratto guadagno dall’aver sbaragliato la competizione.
Una storia che racconta molto anche dei meccanismi intrinseci dell’Università e delle accademie di oggi, figlie di queste storie ancora oggi nascoste.
Attraversando archivi storici e giudiziari, il libro ripercorre alcune delle principali tappe dell’epurazione dei letterati e degli scienziati italiani, per dare degli strumenti per concentrarsi poi sui matematici, trattando ampliamente le vite di Severi e Bompiani.
Un libro dove si possono leggere alcuni dei nomi più importanti della matematica italiana del Novecento, che ci dà uno sguardo ulteriore sulle loro vicende personali.
Purtroppo, come già è anche intuibile dalla storia recente, nessuno dei processi, quando verranno effettivamente avviati, darà il risultato sperato: il libro consente però di capire le motivazioni più profonde per cui l’epurazione in Italia non sia mai riuscita ad avere effettivamente luogo, neanche tra coloro che parteciparono attivamente alle decisioni del regime e non si dissociarono mai dalle leggi razziali, danneggiando loro diretti colleghi.
In memoria di Guido Castelnuovo, Federigo Enriques, Vito Volterra e tutti gli scienziati che furono perseguitati dalle leggi razziali.
In ricordo dei 12 professori che rifiutarono il giuramento fascista: Francesco Ruffini, Mario Carrara, Lionello Venturi, Gaetano De Sanctis, Piero Martinetti, Bartolo Nigrisoli, Ernesto Buonaiuti, Giorgio Errera, Vito Volterra, Giorgio Levi della Vida, Edoardo Ruffini Avondo, Fabio Luzzatto.
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