Ostara, festa di tradizione germanica ma condivisa da tutte le religioni pagane moderne, è uno degli otto sabbat pagani facente parte della ruota dell’anno ma altro non è che la celebrazione dell’equinozio di primavera.


Può cadere tra il 19 e il 22 marzo e quest’anno è precisamente il 20 marzo alle ore 16:32: l’equinozio di primavera corrisponde infatti al giorno in cui il giorno e la notte hanno stessa durata e, considerata sia l’inclinazione terrestre che i suoi moti di rotazione e rivoluzione, non sempre cade lo stesso giorno e alla stessa ora. Ad esempio sia nel 2007 che nel 2003 l’equinozio di primavera è stato in verità il 21 marzo.


La festa pagana di Ostara prende il nome dalla dea Eostre, matrona della fertilità: la primavera è infatti il periodo di rinascita che si aspettava dalla celebrazione di Imbolc, giorno mediano tra il solstizio d’inverno e l’equinozio di primavera, e finalmente si può festeggiare la rinascita della natura e, simbolicamente, della vita.


L’esistenza della divinità Eostre è in verità talvolta messa in discussione perché la fonte storica più antica che abbiamo su di lei è in realtà cristiana e risale a circa 1300 anni fa: Beda Il Venerabile scrive nel “De temporum Ratione” che il suo culto era condiviso universalmente tra tutte le popolazioni norrene. Eppure dal 1300 in poi l’unica testimonianza che abbiamo è quella dei Fratelli Grimm: nel Deutsche Mythologie del 1835 Jacob Grimm cita prova comparative per una ricostruzione di una potenziale dea germanica il cui nome sarebbe stato preservato nella forma alto-tedesca antica Ostara e riferibile alla Pasqua (“Oster” in tedesco).


Come tutte le festività della Ruota dell’Anno è anch’essa legata all’accensione di fuochi e ceri, la cui luce simboleggia in questo caso la fiamma eterna dell’esistenza: nell’antichità venivano acceso ceri all’interno dei templi dedicati alla dea e non venivano spenti fino all’alba del giorno seguente (che ricordiamo essere il termine del giorno secondo i calendari celtici).

Il cristianesimo non è esente da furti anche in questo caso: come Imbolc è diventato la Candelora, Ostara è stata gradualmente assimilata alla Pasqua, la cui data di celebrazione cade la prima domenica successiva alla prima luna nuova dopo l’equinozio di Primavera: sfiga ha voluto che la luna nuova di quest’anno cadesse il 18 marzo ovvero tre giorni fa, per cui avremo uno sfasamento di quasi un mese tra Ostara e la Pasqua.

Come festeggiarla alla Wicca? I simboli ricorrenti in queste celebrazioni sono sicuramente il grano, i fiori, e in generale i semi per ricordare il fiorire della natura, i colori pastello e specificatamente il verde chiaro, e come cibi le uova (simbolo di rinascita), il coniglio o la lepre (per la loro rapidità nel riprodursi).

Vi lasciamo quindi alle vostre celebrazioni e ci ritroviamo con la prossima festa della Ruota dell’Anno che sarà Beltane, festeggiata il primo maggio!

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