Lo sapevi che i romani utilizzavano le frazioni? Forse non ne hai mai sentito parlare perché erano decisamente diverse dalle nostre frazioni, legate principalmente al mondo commerciale più che al mondo matematico.


La famosa oncia, che è oggi motivo di discussione come tutte le unità di misura che non fanno parte del Sistema Internazionale di Unità di Misura, nasce in verità proprio dalla numerazione romana. Oncia deriva infatti da “uncius” che stava a rappresentare la frazione 1/12, utilizzato sia per indicare una massa che per indicare una moneta.


Le frazioni romane sono decisamente diverse da come ce le immaginiamo: non c’era alcun simbolo per indicare il segno di frazione e esistevano simboli solamente per frazioni multiple di 1/12. Così come per i numeri interi, tutte le altre frazioni venivano composte a partire dal simbolo • che indicava 1/12 e dal simbolo S che indicava ½, chiamato “semis” (metà).


Per avere quindi la frazione ⅙ bisognava scrivere 2/12, ovvero ••, mentre per avere la frazione 7/12, ovvero 6/12 + 1/12, bisognava scrivere S•.Soluzioni poco pratiche per l’uso che si fa oggi, in ambito algebrico, delle frazioni, ma allo stesso tempo estremamente funzionali nel momento in cui sia le monete che le unità di misura del peso erano create a partire da questa convenzione.

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