Anche se la Pasqua potrebbe sembrare apparentemente una festa di unione e coesione, così sicuramente non è per il calcolo della sua data. Ebrei e cristiani festeggiano due eventi differenti e conseguentemente le rispettive festività non possono cadere nello stesso giorno.
Ma neanche tra cristiani c’è una forma unica per calcolare la Pasqua: ci sono infatti due regole differenti in base al calendario di riferimento, quello gregoriano (il nostro) o quello giuliano.


Per mettersi d’accordo sul calcolo della Pasqua cattolica c’è voluto un Concilio, a Nincea nel 325: lì si è deciso che la Pasqua cade la prima domenica successiva alla prima lunea piena di primavera (all’epoca, supponendo che l’equinozio fosse fisso il 21 marzo).


Variando però anche l’equinozio, nel periodo dal 19 al 22 marzo, varia anche la Pasqua astronomica: può cadere dal 22 marzo al 25 aprile.
Se questo vi sembra apparentemente complicato, considerate che è un accordo che è stato preso dopo periodi in cui il calcolo della Pasqua era decisamente più problematico. Inizialmente la Pasqua cristiana era celebrata una settimana dopo della Pasqua ebrea, me venne poi inserita una figura particolare, quella del “computista”, da computus paschalis, o più semplicemente computus, che era l’algoritmo sviluppato per il calcolo della Pasqua.


Il primo fu Ippolito di Roma (170-235), che sviluppò un ciclo di date pasquali di 112 anni. Poiché 28 anni è la durata del ciclo solare, e 112 è multiplo di 28, questo garantiva che al termine del ciclo la Pasqua si sarebbe ripresentata nello stesso giorno della settimana del primo anno.
Successivamente la Chiesa di Roma adottò un ciclo di 84 anni, detto “latercus”, anch’esso multiplo di 28 e più accurato dal punto di vista astronomico.


Il Concilio di Nicea però non ha dato una soluzione perfetta, perché ad esempio sappiamo che nel 2038 la Pasqua ecclesiastica gregoriana sarà celebrata il 25 aprile mentre quella astronomica avverrà il 28 marzo.


Un problema apparentemente insignificante ma che ha coinvolto anche lo stesso Gauss, cimentatosi anche lui nella costruzione di un algoritmo per calcolare la data corretta della festività!

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