Partiamo da uno dei personaggi centrali della scienza moderna europea: Mikołaj Kopernik, più noto come Niccolò Copernico (1473-1543). Arrivato dalla Polonia a Bologna a 23 anni, per proseguire gli studi, Niccolò sceglie come disciplina il Diritto canonico.

Niccolò Copernico a Bologna e la nascita del sistema copernicano

È proprio a Bologna, che assieme a Domenico Maria Novara, professore di Astronomia, Niccolò compie delle osservazioni astronomiche che mettono in luce la profonda inesattezza del sistema geocentrico tolemaico, all’epoca ancora in voga. Il loro stretto rapporto permette a Niccolò di approfondire temi legati alla rotazione terrestre e alla parallasse lunare. Domenico Maria stava infatti lavorando sulla costruzione di una teoria eliocentrica, mettendo in discussione le teorie geocentriche a partire da alcuni errori riportati negli scritti di Tolomeo sulle latitudini di alcune città mediterranee.

Quelle osservazioni saranno reputate così importanti da Copernico da essere incluse nel suo De Revolutionibus Orbium Caelestium, libro che sarà pubblicato postumo. È infatti a Bologna che Niccolò osserva l’occultazione della stella Aldebaran da parte della Luna e la congiunzione tra la Luna e Saturno, fenomeni astronomici che evidenziano l’enorme imprecisione del sistema geocentrico tolemaico e che segnano particolarmente la sua formazione scientifica.

De Revolutionibus Orbium Caelestium

Conclusi gli studi, Niccolò rientra in terra polacca, per tornare in Italia solamente in rare occasioni. Nonostante ciò, i suoi contributi, molto tecnici e ricchi di contenuto scientifico anche al di là delle teorie eliocentriche sostenute, hanno travalicato ogni confine geografico: inserendosi all’interno di un contesto storico-scientifico che stava già mettendo in discussione le teorie tolemaiche, grazie ad esempio a Niccolò Cusano, Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, i suoi scritti hanno dato linfa vitale a ciò che è stata la rivoluzione scientifica europea del Seicento.

In foto, il modello che Copernico propone nel 1566 all’interno del De Revolutionibus Orbium Caelestium, e un ritratto dello scienziato, conservato nel municipio di Torun.

De Revolutionibus Orbium Caelestium, Niccolò Copernico
Come hanno segnato la storia della scienza i più grandi astronomi attivi a Bologna dal 1500 ad oggi?
Chi sono stati i principali direttori della Specola bolognese?
Come mai l’Istituto delle Scienze di Bologna ha goduto di notorietà internazionale?
Queste, e altre, sono le domande a cui proveremo a rispondere in questa nuova rubrica mensile, stelle tra le stelle.

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