Oggi è decisamente un bel giorno per l’astronomia: è stata appena resa pubblica la prima foto in alta definizione del James Webb Telescope.

Il James Webb Telescope, dopo un lavoro di circa 20 anni di costruzione, è stato lanciato fuori dalla nostra orbita il 25 dicembre 2021: destinazione punto di Lagrange L2. È un telescopio a specchi, con la stessa tecnologia che è stata inventata proprio in Italia, alla Specola di Bologna negli anni 50 da Guido Horn D’Arturo, ma che supera ogni barriera ingegneristica: con il suo specchio primario di 6,5 metri, diviso in 18 tasselli, ci permetterà di “rispondere a domande che non ci siamo ancora posti”, citando Bill Nelson, amministratore della NASA.

Quanto ingrandisce? Tanto. Ed è difficile quantificarlo, essendo uno specchio che raccoglie luce dalle parti più profonde del cosmo attraverso delle fotografie a lunga esposizione che sono fatte sia nel campo del visibile che nell’infrarosso. Quello che sappiamo è che la porzione di questa fotografia equivale a circa un granellino di sabbia tenuto a distanza di un braccio da qualcuno sulla Terra.

Il James Webb ci ha già sorpreso in questi mesi, a partire dalla sua costruzione fino alla sua prima apertura e calibrazione in spazio aperto nei primi mesi dell’anno. Ma continuerà certamente a sorprenderci regalandoci fotografie emozionanti e informazioni importantissime sullo spazio profondo nel corso di almeno i prossimi 20 anni, aprendo sicuramente nuovi temi di ricerca.

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